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Per
raggiungere il bivacco si sale, dal centro di Albosaggia, a san Salvatore
(la strada, segnalata, parte poco distante dal municipio e dal famoso
castello Paribelli, dove si trova una delle più belle stue - stanza
foderata in legno - della Valtellina).
Poco prima della bellissima chiesetta (una delle più antiche della Valtellina,
VI sec.) e del rifugio Saffratti, una strada sterrata risale tutto l'alpeggio,
raggiungendone la parte terminale (località alla Ca', m. 1516). Qui
un cartello indica la partenza di un sentiero, ben segnalato, che sale
in un bellissimo bosco di larici, fino a sbucare in un'ampia radura,
alla sommità della quale si trova un secondo cartello, in corrispondenza
di un bivio.
Proseguendo diritti si raggiunge il bellissimo lago della Casera e,
poco sopra, il rifu gio
Baita Lago della Casera. Piegando a destra, invece, si imbocca il sentiero
pianeggiante che segue il canale di gronda della Sondel e, dopo una
decina di minuti, si arriva al bivacco, posto a sinistra, poco sopra
la strada.
Si tenga presente che il sentiero imboccato conduce, dopo un lungo tracciato
che attraversa anche alcune gallerie (munirsi, se lo si vuole percorrere,
di torcia), al rifugio Caprari. Il rifugio-bivacco Baita Calchera è
sempre aperto e costituisce un ottimo punto di appoggio per una pausa
bucolica o forzata in una escursione.
Tempo di percorrenza: un'ora e un quarto; dislivello:
520 metri.
- al rifugio Caprari (m. 2130), percorrendo una
lunga traversata nella costa medio alta della valle del Livrio (lato
destro idrografico), su un sentiero che segue il canale di gronda della
Sondel (attenzione: bisogna attraversare qualche galleria ed in un caso
occorre una torcia). La traversata comporta 300 metri di dislivello
e richiede circa un'ora;
- al
vicino rifugio Lago della Casera, tornando al bivio sopra descritto,
salendo al lago della Casera e di qui, con un'ulteriore breve salita
verso sinistra, al rifugio;
- all'alpe Camp Cervè, posta poco sopra il bivacco, sfruttando una traccia
di sentiero che parte dal suo lato meridionale e, risalita un'ampia
e bellissima radura con qualche larice solitario, raggiunge, la piana
e le baite dell'alpe (m. 1954, vedi foto). Il dislivello è di 124 metri
e la salita richiede una ventina di minuti.
- al pizzo Campaggio (m. 2502). Dal bivacco, o dall'alpe
Camp Cervè, sfruttando una comoda strada sterrata, si compie la traversata
in direzione del rifugio Baita lago della Casera; raggiunto il pianoro
della casera, sale verso il crinale, raggiungendo la sommità di un dosso
dove si trova una traccia di sentiero che conduce ai piedi della cresta
collocata fra i pizzi Meriggio e Campaggio. Si sale quindi sulla cresta,
puntando ad una bocchetta sulla quale si trova un grande masso a forma
di gerlo (campacc, in dialetto; da qui la denominazione del pizzo).
Dalla bocchetta, prestando molta attenzione, si sale alla vetta, in
direzione sud-ovest. Il dislivello è di 672 metri, ed il tempo necessario
è di circa due ore.
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