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Raggiungere
il bivacco Pedroni-Dal Prà richiede dalle 6 alle 8 ore di cammino a
seconda dell'allenamento e sicuramente molta energia e volontà, ma questa
gita è sicuramente una delle più entusiasmanti e gratificanti della zona.
E' comunque consigliata l'ascesa in due giornate, pernottando presso il
Rifugio Brasca situato circa a metà tracciato. Con l'auto si raggiunge
Novate Mezzola (m.208, 10 Km dal Trivio di Fuentes), dove si prende verso
destra la strada asfaltatata che conduce alla frazione di Mezzolpiano (m.316),
proprio all'imbocco della Val Codera. Qui si abbandona l'auto e si
prosegue a piedi lungo il sentiero che si fa subito molto ripido. Si
giunge così in un'ora alla località di Avedè (m.791), da dove si possono
ammirare, per l'ultima volta durante questo
percorso,
il lago di Como e il lago di Novate, nella fresca ombra di qualche
castagno. Il tracciato permette ora di riprendere fiato grazie alla
discesa che attraversa la valle, ma l'illusione dura poco, perchè è
soltanto con una risalita che si accede alla località di Codera (m.825),
dove sorgono il rifugio Locanda Risorgimento e più avanti il rifugio
Osteria Alpina. Qui il sentiero procede finalmente quasi in piano per
attraversare la valle e condurci ai casolari di Tiune, Saline, Stoppadura
e Bresciadega (dove si trova l'omonimo rifugio), da dove, seguendo un
falsopiano in mezzo a prati e larici, si giunge al rifugio Brasca. Il
rifugio Brasca sorge in mezzo a pascoli, al limite del boschetto che
circonda l'alpe. Da questa pittoresca posizione si ha una vista
interessante delle Cime d'Averta e soprattutto delle lisce pareti di
granito della Sfinge e del Ligoncio. Da q ui
si prosegue lungo il sentiero che costeggia il fondovalle, si superano le
baite di Coeder e si arriva, dopo un lungo falsopiano, al circo roccioso
che chiude il fondovalle. Qui comincia una ripida salita che, con una
serie di tornanti, conduce all'Alpe Sivigia (m.1939). Si continua a
salire verso sinistra e, una volta superata la deviazione per la
Bocchetta di Teggiola, si prende verso destra. Raggiunto lo sperone
roccioso che appartiene alla cresta del Pizzo Trubinasca, lo si affronta
fino a giungere al poggio dove sorge il bivacco.
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