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Dalla Storia

 

   

"Chi in un limpido mattino estivo da Piazza Garibaldi, poco avanti il ponte sul Mallero, indugia con lo sguardo da Cantone S. Lorenzo e a S. Bartolomeo, continuando a est lungo l'irto sperone roccioso sopra e case Capararo e, oltrepassata la forza del torrente con il maestoso sbocco di Valle Malenco, raggiunge il Colle di Masegra, osserva, compresa in una superbia successione di piani, la sintesi del paesaggio sondriese".
Così scrisse nel '900 Gianoli per descrivere quello che viene considerato uno tra i più belli edifici storici di Sondrio.
Situato in posizione dominante sulla città venne edificato nel XII secolo e, assieme al castello di San Gregorio e alla Torre di Moncucco (andati entrambi distrutti nel corso dei secoli), venne eretto principalmente a scopo difensivo.
A causa delle continue lotte tra Guelfi e Ghibellini venne distrutto e poi ricostruito più volte fino a che nel 1318 venne costruito attorno ad esso un fossato e successivamente una robusta muraglia grazie ai contributi versati dagli abitanti, determinati in base alle loro possibilità economiche.
Originariamente sui luoghi da esso occupati sorgevano più strutture fortificate, oggi appare invece come una struttura unitaria in pietra ricoperta di intonaco; come nella tradizione valtellinese il tetto è ricoperto di "piode".
Nel corso degli anni è stato adibito a diverse funzioni: militari, politiche e residenziali; fino al dopoguerra venne adibito a caserma militare. Oggi esso
presenta tutte le caratteristiche tipiche delle diverse funzioni che vi si sono insediate nel corso degli anni.