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Alta Valle

 

   

Il ristoro Monte Scale, situato sulla sponda destra della Val Fraéle, all'titleezza dello sbarramento della diga di Cancàno, poco dopo aver oltrepassato il Lago delle Scale.
Oltrepassati Bormio e Premadio, ci si stacca a destra dalla strada per il passo del Foscagno e Livigno, seguendo i cartelli che segnalano Cancano. La strada, superato Pedenosso, diventa sterrata e sale, con diversi tornanti, in direzione della gola rocciosa che sbarra l'accesso alla Val di Fraéle.
Raggiunta la sommità della gola, non si può non sostare alle celeberrime torri di Fraéle, il primo segno di una valle densa di storia, per la sua posizione strategica nell'antica Contea di Bormio. Queste torri sorvegliavano infatti gran parte della Magnifica Terra e permettevano di segnalare tempestivamente eventuali eserciti invasori. Ripreso il cammino (o il viaggio) la strada si fa pressoché pianeggiante, e conduce, in breve, al bellissimo laghetto delle Scale, l'unico naturale nella valle, ove sulla sinistra è posto il rifugio Monte Scale.
Più avanti la strada raggiunge e costeggia a sinistra il grande lago artificiale di Cancano
Recentemente vi è un servizio di noleggio di mountain-bike che permette agli escursionista di visitare meglio e con meno fatica la splendida zona di Cancano e dintorni.

 

Dal ristoro Monte Scale ci si porta alle Torri di Fraele. Da qui si stacca una vecchia mulattiera militare che, con alcuni tornanti, porta al limite superiore del denso mugheto che caratterizza il versante settentrionale del Monte delle Scale. La stradicciola volge ora verso sud ed attraversa canaloni e punti piuttosto delicati nei quali e' completamente franata (prestare attenzione!), per poi arrivare sul versante meridionale del monte, aprendo improvvisamente lo sguardo a scorci panoramici difficilmente eguagliabili. Sempre seguendo la mulattiera, in piu' punti ormai quasi cancellati dal tempo, alcuni tornanti portano alla sella posta tra le due cime del Monte Scale ove, quasi inaspettatamente, si entra nel Forte ed, attraversato un cunicolo, si sbuca su di un ripiano dominante la Val Fraéle. Da qui, in breve e per sentierini, in vetta ed alla Croce.
Per la discesa, da questo pianoro si prende un sentiero in direzione Nord, verso il Lago delle Scale. Presto si giunge ad un punto con canalini e roccette per il quale, se pur non difficile, bisogna prestare attenzione. Il sentiero prosegue sempre evidente, supera un valloncello e rientra nel bosco di mughi, oltrepassando altre fortificazioni, per raggiungere il Lago delle Scale.
Pur essendo una montagna relativamente bassa di quota, il Monte Scale, localmente anche chiamato Piz de la Crósc, ha sempre rivestito un certo fascino per l'escursionista essendo la cima montuosa che domina l'ampia conca di Bormio. Ha pure avuto, nei tempi passati, importanza strategica non solo per il nodale punto delle Torri e delle Scale di Fraéle (il nome del Monte, com'e' intuibile, deriva proprio da qui ed una volta era anche chiamato Cima Scalotta) di cui si e' gia' parlato, ma anche perche', durante la Guerra del 1915-18, sulla sua cima trovo' sede una base militare costruita nel 1911-1912, con tanto di Forte e di cannoni da 120 mm che puntavano sullo Stelvio e che appoggiavano ed integravano le azioni offensive del Forte Venini di Oga, contemporaneo come eta'.
Alla base delle sue pendici settentrionali e' sito il bel Laghetto delle Scale, o di Fraele, di proprieta' privata e la cui particolarita' e' quella di non presentare in superficie ne' immissari ne' emissari, ricevendo alimentazione da falde acquifere sommerse dallo stesso lago. L'idrogeologia di questo bellissimo lago sembra collegata con il sistema carsico di Bocche d'Adda, grossa sorgente situata sul fianco orientale dello stesso Monte Scale.
Il monte si trova al centro del sistema di valli che confluiscono proprio sulla conca bormina. Sulla vetta minore (m.2495) e' sita una bianca e grande croce, rimessa a nuovo nel 1986 e che ricorda tutti i Caduti della guerra e del lavoro. A fianco della croce e' sita una bronzea statua raffigurante un soldato, che in origine era posta sul monumento ai Caduti a Bormio, sostituita poi da un'altra statua.

Difficolta': E - Dislivello: m.600 - Tempo: ore 2