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Punto
di partenza per questa escursione è l'abitato di Arnoga (metri 1850
circa), raggiungibile lungo la Strada Statale 301 che sale verso il
Passo della Forcola e che di lì conduce poi a Livigno. Nei pressi dell'ampio
tornante, ove vi è anche un ristorante, incontriamo la deviazione per
la Val Viola Bormina e la seguiamo, prestando attenzione ad imboccare
la sterrata che corre pianeggiante verso destra.
Per chi volesse percorrere a piedi l'intero itinerario segnaliamo la
possibilità di parcheggiare l'auto scendendo a sinistra dove, pochi
metri oltre il bivio, vi è un modesto parcheggio. In effetti questa
sterrata prosegue costeggiando il torrente Viola Bormida sino all'Alpe
Campo, poi risale sino al Passo di Verva e di qui porta in Val Grosina
(rifugio Falck). Sterrata che però negli ultimi anni raramente è aperta
al transito.
La nostra carrozzabile si addentra sempre in direzione Sud-Ovest per
un totale di circa 8 km, anche se solo poco più di 4 km sono aperti
al transito di mezzi a motore; d'estate è vietato il traffico lungo
tutto il percorso. Dopo circa 1.8 km incontriamo un primo bivio dove
proseguiamo a destra. Al km 3.3 incontriamo una deviazione che permette
di inoltrarsi in Val Vallaccia (variante del Sentiero Italia che passa
poi nei pressi di Trepalle), noi la lasciamo sulla destra. Un ultima
deviazione per la quale occorre prestare la dovuta attenzione è al km
4: seguiamo la via di destra e siamo in breve al parcheggio in località
titleumeira (m.2116).
D'ora in poi comincia l'escursione a piedi proseguendo per l'ottima
stradetta che in lenta salita percorre il versante sinistro orografico
della vallata. Dopo aver passato alcune baite, ci immettiamo in una
strada che a sinistra si stacca da quella percorsa sino ad ora. Inizialmente
in netta discesa,
quest'ultima corre ben visibile verso un piccolo agglomerato di baite
(Alpe o Malga Dosdè, è il puntoin cui la Val Cantone di Dosdè va a confluire
con Val Viola). Proseguendo per questa strada, che coincide con il tracciato
del Sentiero Italia, ci si dirige verso l'imponente vedretta di Dosdè,
ambiente suggestivo e di notevole interesse scialpinistico. Le bandiere
rosso-bianco-rosso ci guidano fedeli sino ad un ponte dove incontriamo
l'impetuoso torrente Viola Bormina, che in realtà da tempo abbiamo notato
scorrere impetuosamente parallelo a noi, ma alla debita distanza. Teniamo
a precisare che il ponte non va attraversato in questo momento, bensì
occorre proseguire sempre sulla destra del torrente. Il bivacco agli
occhi più attenti è già visibile verso Sud-Ovest, esattamente ai piedi
della cresta nord della cima settentrionale di Lago Spalmo.
In leggera salita, dopo una decina di minuti, raggiungiamo le rovine
della Baita del Pastore (come segnalato dalle cartine siamo a metri
2368) dove, nei pressi di un ponte, attraversiamo il torrente (proseguendo,
il Sentiero Italia ci conduce invece in circa 1 ora al rifugio Capanna
Dosdè, al passo Dosdè). Da qui individuato il bivacco sopra di noi,
in alcuni periodi su traccia poco evidente in quanto sepolta dalla neve,
risaliamo i quasi 200 metri di dislivello che ci dividono dal bivacco.
Esso è dedicato Angela e Secondo Caldarini e si trova in una zona talvolta
soggetta a valanghe, pertanto occorre prestare la giusta attenzione
nelle giornate invernali e primaverili in cui questo rischio sussiste.
Il tempo necessario è di circa 2 ore dal parcheggio con un dislivello
di 450 metri.
Nel caso la strada da Arnoga fosse chiusa al traffico il tempo totale
sale a circa 4 ore e segnaliamo la possibilità di percorrere un tracciato
titleernativo (antico tracciato):
poco dopo l'inizio della strada da Arnoga, ad un bivio, ignoriamo la
strada per l'Alpe Campo e prendiamo a sinistra. Proseguiamo verso il
fondovalle in vista del torrente Viola Bormida fino ad unaradura dove
troviamo a sinistra un sentiero che sale alle baite di Verva ed al successivo
passo. Proseguiamo invece diritti, passiamo le baite di Crapena (m.
1929) e proseguiamo nel bosco fino ad un ponte dove parte il sentiero
per le baite Orsa. Noi invece continuiamo lungo il torrente. Passato
un altro ponte, superiamo il bivio per Caricci ed iniziamo a salire
con vari tornanti fino ad un dosso ove lo sguardo si apre sull'Alpe
Dosdè e sui ghiacciai della vedretta omonima. Da qui, prendiamo il sentiero
di sinistra che va appunto verso il Passo Dosdè. Siamo di nuovo nel
percorso segnalato sopra, in direzione della vedretta di Dosdè (si noti
la splendida catena formata dalla Cima Viola (m.3374), dalla Cima di
Lago Spalmo (m.3291) e dal Sasso di Conca (m.3150)). Per chi volesse
andare al rifugio Viola non deve far altro che proseguire per circa
1 ora.
Il tempo necessario sale a 3.30 ore con un dislivello di 700 metri.
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