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Barche lariane

 

 

 

 

La centrale elettrica di Corenno Plinio - Dervio

   
Nel 1918 la Società Briantea ottenne di
poter utilizzare le acque del Varrone per
una centrale idroelettrica a Dervio sul lato
sinistro dell’alveo, appena a monte del ponte di
San Quirico. L’acqua utilizzata sarebbe stata
reimmessa nell’alveo del Varrone.
Successivamente il progetto venne modificato,
prelevando le acque sul lato destro e spostando
la centrale a Corenno Plinio; le acque del
Varrone sarebbero state così scaricate a lago.
Ci fu una notevole reazione della popolazione
in previsione dei danni dovuti alla diminuzione
di acqua disponibile per l’allevamento, per
le coltivazioni e per le attività industriali e
principalmente per le cartiere.

Manifesto del 1921

Si riporta il testo di un accordo del 1921 con
la Società Briantea.
Concordato stabilito tra il Comune di Dervio e
la Società Briantea e da valere nel solo
disgraziatissimo caso che il Governo
approvi la variante all’antico progetto.
E cioè in forza di tale patto la Società Briantea
si impegna di garantire al Comune di Dervio
quanto segue, qualora il Consiglio Supremo
delle acque in Roma le conceda di scaricare
le acque del Varrone direttamente al lago:
Lavatoi – N. 3 lavatoi composti ciascuno
di N. 12 bacinelle con erogazione continua
dell’acqua. Tali lavatoi saranno coperti, solidi,
stabili e costruiti a regola d’arte.
E la quantità d’acqua sarà quella usata nei
più moderni lavatoi.
Abbeveratoi – Accanto ad ogni lavatoio
sorgerà un ampio e comodo abbeveratoio
pel bestiame. Gli abbeveratoi pertanto
saranno come i lavatoi in numero di 3.
Fontane – Per sopperire alla deficienza
d'acqua del Comune di Dervio la Società
Briantea dovrà fornirgli N. 7 fontane che
dovranno dare acqua in qualsiasi tempo e
stagione.
Acqua perenne nel fiume – Nel letto del
Varrone la Società dovrà lasciare scorrere,
qualunque sia la stagione e la siccità, un
minimo di litri 100 d’acqua al secondo, la
quale servirà a garantire al Paese quelle
meravigliose condizioni igieniche che gode
attualmente.
Bocche d’incendio – A garanzia del Paese
contro eventuali incendi, oltre all'acqua
delle nuove fontane, a quella che fluirà
perennemente nel fiume e nelle roggie, la
Società dovrà praticare N. sei bocche per
incendio distribuite nei vari punti del Comune.
Lavatoi, abbeveratoi, fontane, bocche per
incendio verranno costruite interamente a
spese della Società Briantea nelle località
che stabilirà il Consiglio Comunale.
Fornitura gratuita di corrente elettrica –
Per tutta la durata della concessione la Società
Elettrica Briantea dovrà dare gratuitamente al Comune di Dervio N. 35 cavalli di energia
elettrica con la più libera ed ampia facoltà
al Comune di Dervio di farne quell'uso che
meglio crederà.

Manifesto del 1921

Tutte le opere sopradette dovranno essere
ultimate collaudate e in funzione prima
della deviazione delle acque del Varrone.
Il Comune di Dervio avrà diritto di far
collaudare tutte le opere dal Genio Civile
di Como.
La Società Briantea dovrà provvedere, e
sempre a sue spese, alla manutenzione delle
tubazioni e delle condutture portanti le
acque ai lavatoi, fontane, abbeveratoi e
prese d'incendio.
Cessando dopo quanto sopra ogni ragione
e motivo di passaggio, il Comune
consentirà alla Società di mettere il
cancello al proprio Cantiere (già Cartiera
Vitali), dopo però che la stessa abbia
costruita un’altra fontana in prossimità
della chiesa di S. Quirico raccogliente le
acque delle sorgenti interne ai proprio
Cantiere.
E con ciò vengano aumentate a otto le
nuove fontane con cui si arricchirà il
comune di Dervio.
Qualora le attuali sorgenti di acqua
potabile del Comune dovessero inaridirsi
in tutto o in parte, e risultasse dipendere
ciò dalla derivazione del Varrone, la
Briantea provvedere a colmare tale
deficienza.
Ove sorgessero eventuali disaccordi tra il
Comune e la Briantea circa l’esecuzione e
la manutenzione delle sopradette opere
giudicherà un Consiglio di tre arbitri
nominati uno dal Comune, uno dalla
Briantea, il terzo dal Tribunale di Como.
___
La centrale venne completata nel 1924 e
negli anni successivi furono deviate le
acque anche da altre vallette e vennero
stipulati accordi diversi con il Comune.

 

Corenno Plinio e la Centrale 

 

 

entrale idroelettrica di Corenno Plinio