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I BIANCHI DI MILANO

Sembra che questo ramo sia originario da Bologna, e sia stato portato nella città lombarda da  Ugolino Bianchi, che nel 1390 fu investito della carica di Maresciallo del Ducato di Milano da Gian Galeazzo Visconti.(Gian Galeazzo Visconti (1378-1402) figlio di Galeazzo II, Signore di Milano. )
Con la morte di Filippo Maria Visconti, figlio di Gian Galeazzo Visconti, avvenuta nel 1447, si scatenò una delle più famose guerre di successione in quanto Filippo non aveva discendenti diretti.
Ma il popolo di Milano, non sopportando più questi scontri, insorse per restaurare l'antico Comune.

Vennero eletti a governare la città 12 cittadini scelti fra i nobili (La scelta di questi nobili si basava sull'elenco compilato in occasione della ripartizione delle famiglie patrizie per ogni Porta di Milano. ) e fra questi Ugo Bianchi, che insieme alle casate dei Trivulzi, Pietrasanta e Morosini dimoravano fra Porta Ticinese e quella di S.Vito.
La nuova repubblica sorta con il nome di Aurea Repubblica Ambrosiana posta sotto la protezione di S.Ambrogio, per ben quattro anni si trovò a contrastare le forze avversarie ed in particolar modo quelle condotte da Francesco Sforza, marito di Bianca Maria Visconti, figlia illegittima del defunto Filippo Maria, finchè a Lodi nell'aprile del 1454 per la mediazione di Nicolò V si deposero le armi siglando una pace.
Lo Sforza risultò il padrone dello stato di Milano, ma non per questo i Bianchi furono esclusi dalla vita pubblica.
Lancellotto, figlio di un certo Ugo Bianchi, fu investito da Francesco Sforza del titolo di Castellano della Rocca di Castro nel Bergamastro, mentre i cugini Martino e Gasparo Bianchi si distinsero come valorosi Capitani di Ventura.
Il figlio di Ugolino, il primo Bianchi di cui abbiamo riferito, Corradolo, fu un valoroso Capitano di Ventura. Il padre lo aveva indirizzato agli studi letterari e scientifici, ma il ragazzo, vivendo in un ambiente militaresco, dove suoni di tromba si titleernavano ai colpi di spada, preferì la vita avventurosa a quella delle pergamene e dei libri.
Da giovane fu agli ordini di vari Capitani italiani, tra i quali Alberico da Barbiano, in seguito si organizzò per proprio conto con un pugno di uomini che divennero poi una schera fino a comporre una milizia ed egli divenne uno die più famosi Capitani del Ducato di Milano. Venne spesso utilizzato come Ambasciatore per risolvere questioni importanti e delicate e in occasione di una ambasceria che i Duchi di Milano gli ordinarono presso l'Imperatore Sigismondo, avendo svolto il suo compito in modo egregio tanto da soddisfare ambo le parti, venne nominato Conte Palatino. (Anticamente il comes palatii era un gentiluomo scelto dal Re di Francia, risiedeva a Pavia ed aveva l'incarico di amministrare le Provincie d'Italia come se fosse un vero Vicerè. In seguito questo titolo divenne puramente nobiliare ma con caratteristiche che lo rendeva superiore a tutti gli altri. A Corte infatti, il Conte Palatino aveva precedenza su tutti gli altri nobili, di seguire ovunque il Sovrano e di essere ammesso alla sua presenza in qualsiasi momento. Il Conte Palatino aveva inoltre il privilegio di creare notai, pubblici funzionari in nome dell'Imperatore. Tale titolo era eccezionalmente ereditario, ma quasi sempre era onorificenza data esclusivamente alla persona per i suoi meriti. )
Corradolo Bianchi ebbe due figli: Martino e Anselmo.
Non si hanno notizie di Martino mentre sappiamo che Anselmo fu anch'esso Conte Palatino e con tale titolo si sussegirono i componenti di questo ramo. Così Giovanni, figlio di Anselmo, che fu padre di Cristoforo che a sua volta ebbe Giulio il quale dalla moglie Barbara Rusca ebbe due figli : Marziale e Bernardino.
Bernardino non usufruì del titolo di Conte Palatino poichè intraprese la carriera ecclesiastica, raggiungendo il titolo di Cubiculario sotto il pontefice Giulio III (1549-1555). Nel 1550 venne inviato a recare il cappello Cardinalizio a Giovanni Poggio, Nunzio di Spagna.
Rientrato in Roma fu nominato Nunzio in Portogallo e quindi inviato presso l'Imperatore Carlo V per trattare affari di stato.
Rientrato in Italia, venne nominato Prevosto della Ducale Chiesa della Scala di Milano.
Marziale, primogenito, fu anch'esso Conte Palatino, titolo che da lui cominciò ad essere ereditario per la famiglia, e fu anche Capitano dei Cavalli agli ordini del Duca di Milano. Sposò la cugina Laura Bianchi dalla quale ebbe Giovan Pietro.
Giovan Pietro, sposando Bianca Antonia Sottomaior, ebbe in figlio Marziale II. Questi sposò Elisabetta Torre e con lui, non avendo avuto figli, si estinse il ramo principale di questa famiglia.

altri personaggi
1590 - Federico Bianchi detto il Crespino (1590 - 1650) Insigne pittore fu genero e seguace di Giulio Cesare Procaccini.
Lavorò in molte città piemontesi e lombarde ma sopratutto a Milano, dove lasciò pregevoli affreschi e quadri in diverse chiese.
1600 - Andrea Bianchi detto il Vesgrino o il Copista abile pittore del 1600, noto in particolare per la copia del Cenacolo di Leonardo eseguita nel 1602-1616 su commissione del Cardinale Federico Borromeo custodita all'Ambrosiana, e successivamente la Vergine delle Rocce sempre di Leonardo ora alla National Gallery di Londra
1758 - Antonio Bianchi nato a Milano nel 1758 si avviò ancor giovane agli studi di canto e di composizione. Baritono molto apprezzato, cantò a Milano, Genova, Parigi, Hannover e, nel 1792 a Nassau divenne cantante di camera alla corte dei principi Nassau-Weilburg.
Nel 1795 era alla corte di Berlino dove rimase fino alla morte di Federico Guglielmo II.
Si sposò con una ballerina dell'opera e nel 1798 si esibiva a Dresda, Lipsia e a Brunswick solo con sua moglie.
Rientrò in Italia nel 1802, ma nel 1817 si trasferì nuovamente con la famiglia in Germania dove morì.
1865 - Edoardo Bianchi, (1865- 1946) uno dei più importanti industriali italiani, fondò nel 1885 la fabbrica di biciclette che porta il suo nome.
Alla produzione delle biciclette si affiancò, in seguito, quella di motociclette, autocarri e automobili.
Dopo la morte di Edoardo avvenuta nel 1946, la Pirelli e la Fiat ( che nel 1958 rilevarono anche parte della Edoardo Bianchi) costituirono la Auto Bianchi SpA.
1876 - Alberto Edoardo Bianchi , (1876 - 1951) Industriale del settore Chimico nacque il 27 giugno del 1876 da Giovanni e da Angioletta Santagostino. Diplomatosi alla scuola di chimica di Mulhouse (Alsazia) continuò le attività commerciali del padre nel settore dei coloranti tessili e prodotti chimici.
Ai primi del '900 costruì ad Affori (Mi) una piccola fabbrica di colle vegetali, ma con il trascorrere degli anni acquistò importanza e nel 1907 a Rho costruì lo stabilimento della Società Chimica Lombarda A.E.Bianchi & C.
Nel 1911 dal trattamento delle acque ammoniacali residuate dalla distillazione del gas illuminante, la società di Rho produsse, prima in Italia, ammoniaca in soluzione concentrata, carbonato d'ammonio ed ammoniaca anidra compressa, quest'ultima sostanza impiegata per gli impianti di refrigerazione durante la guerra in Libia e successivamente in quella mondiale.