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Dalla Storia

 

   

Con il Forte Sertoli si "chiude" l'elenco degli unici tre forti (Forte Venini ad Oga e Forte Montecchio al Trivio di Fuentes) costruiti tra il 1904 e il 1915 giunti in buono stato di conservazione fino a noi.
Situato in località Canali (mt. 1176) è raggiungibile da Tirano in direzione di Bormio, oltrepassate le ultime case del paese si gira a destra imboccando la carrozzabile per Cologna, si prosegue sempre diritto fino a raggiungere la deviazione per Canali, una volta raggiunta la località si seguono le indicazioni per il forte.
Come per gli altri forti presenti sul territorio valtellinese, sono state adottate le medesime modalità di costruzione; si tratta infatti di una costruzione in cemento armato e pietra avente pianta rettangolare. Sulla sua sommità, dentro installazioni a pozzo girevoli, erano posizionai i cannoni, completavano l'armamento cinque mitragliatrici. Attorno alla costruzione era stato scavato un fossato largo 8 mt. e profondo 5 mt., una serie di reticolati ne completavano al difesa. In posizione protetta erano conservate le munizioni e la polvere da sparo che, confezionata in sacchetti, veniva utilizzata per la produzione delle cariche di lancio dei cannoni; un complesso sistema di tubazioni consentiva alla camera di comando di richiedere le forniture necessarie.
Come per il Forte Montecchio a Colico l'iter che portò alla sua costruzione fu lungo e complicato. Infatti già nel 1862 la Commissione Permanente per la Difesa dello stato propose la costruzione di un forte in località Aprica avente lo scopo di difendere l'accesso alla Valcamonica, tuttavia in una fase successiva l'ipotesi venne abbandonata in quanto il pericolo di invasioni provenienti dal confine svizzero non venne ritenuta fondata. Nel 1899, l'ipotesi della costruzione venne ripresa in considerazione per essere subito abbandonata ritenendo sufficienti le difese garantite dalle artiglierie di campagna. Soltanto nel 1911 l'idea della sua costruzione inizia a concretizzarsi con la sua progettazione. Scopo principale era quello di svolgere una funzione di controllo sul fondovalle valtellinese, da qui la scelta della località Canali per il suo insediamento. Nel 1913 ebbero finalmente inizio i lavori per la sua costruzione che si protrassero fino al 1914 alla vigilia dell'inizio del primo conflitto mondiale. Tuttavia trovandosi a ridosso del fronte non venne mai utilizzato, si optò quindi per il suo smantellamento; venne successivamente riarmato nel 1918 per volontà del generale Badoglio che ritenne reale il pericolo di invasioni da parte degli Austriaci. Rimase armato ed efficiente fino al 1949 quanto il Ministero della Difesa decise di dismetterlo dal Demanio Pubblico.
Oggi il forte, nonostante i danni servanti delle infiltrazioni di acqua, è ancora ben conservato e consente di ammirare un'opera militare sorta a testimonianza della storia del nostro territorio.